Carolina Bonaparte, moglie del Re di Napoli Gioacchino Murat, fu così colpita dalla bellezza della terra aversana che volle importarvi la coltivazione del vino d’Asprinio. Questo desiderio trasformò il paesaggio in un incanto di viti altissime, aggrappate a pioppi e ad olmi, in un sodalizio di storia, passioni e rituali. Così nasce Carolina, la grappa che invecchia meglio di chiunque altro.